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Il grande Porto: come e quale scegliere (ultima parte)

Il grande Porto: come e quale scegliere (ultima parte)

Nel silenzio delle vaste cantine si celano bottiglie di caratura sublime scaturite da annate leggendarie, di bellezza grandiosa che quasi sgomenta. Sono fatte di elegante classicità, di sofisticata essenza e cerimoniosa presenza, ognuna delle quali scopre il nodo che unisce pregio e tempi passati. In una parola Vintage PortNel corso dei secoli diversi rituali si sono sviluppati attorno al servizio e al godimento di un buon Porto. In parte sono dovuti al consumo storicamente legato agli inglesi, riflesso del loro amore per le cerimonie e le tradizioni, in parte dovuti a ragioni più pratiche. In realtà pochissimi di questi rituali sono indispensabili per godere di un Porto, tuttavia in alcune occasioni, come quella di un Vintage, possono contribuire ad aumentare quel senso di condivisione e specialità del momento.

Il primo gesto che la tradizione, ed il buon senso, suggerisce è quello di decantare una bottiglia Vintage. Questa operazione serve non solo a separare il vino dal suo naturale sedimento ma anche a favorirne l’ossigenazione e lasciare che gli aromi formatisi durante la lunga sosta in bottiglia possano esprimersi. Non ultimo in una decanter si possono ammirare le mille sfumature in cui il colore si rifrange pregustando alla vista quello che sarà il piacere della bocca. Una volta decantato il vino arriva al bicchiere dei commensali. Sempre la tradizione impone che il decanter sia posto a tavola alla destra del padrone di casa e passi di mano in mano da sinistra ed in senso orario da ospite a ospite fino a ritornare al punto di partenza.

Ci sono molte teorie che tentano di spiegare come mai questo rituale. Una di queste racconta che l’usanza nasce nella Royal Navy di sua Maestà quando il Porto era degustato principalmente dagli ufficiali, seduti e mai in piedi, e rispondeva alla necessità di lasciare libero il lato destro, quello al quale la spada era allacciata per impugnarla in caso di problemi. In realtà il motivo è molto più semplice, in questo modo il decanter si muove sempre nella stessa direzione ed ogni ospite può così avere del vino o più semplicemente perché la maggior parte delle persone sono destrorse.

henry bathurstSe poi durante questo passaggio trattenete distrattamente il decanter senza passarlo al vostro vicino non vi meravigliate se questi vi chiederà ”Conosce il Vescovo di Norwich?”, non è impazzito improvvisamente, è una forma educata per sollecitare l’arrivo del vino. Anche questo ha un retaggio storico. L’origine del ‘Conosci il vescovo di Norwich?’ è attribuita a Henry Bathurst che fu vescovo di Norwich dal 1805 al 1837. Il vescovo, vissuto fino all’età di 93, ormai anziano iniziò a perdere la vista e a sviluppare la tendenza ad addormentarsi a tavola verso la fine del pasto. Come risultato spesso si appisolava con la bottiglia del vino tra le mani lasciando a secco gli altri, anche se voci maliziose raccontano fosse tutta una strategia per avere il vino tutto per se dato il suo grande piacere per esso. La necessità di invocare il vescovo di Norwich può, naturalmente, essere evitata con il semplice espediente di utilizzare un Hoggit, cioè un decanter a fondo tondo, che può stare in piedi solo quando è riposto su un supporto di legno posizionato sul tavolo alla destra del padrone di casa. Poiché non può essere messo giù, si passa direttamente da un ospite all’altro e viaggia intorno alla tavola in un movimento continuo senza interruzione fino a tornare alla sua base.

Con o senza rituali, in sofisticata compagnia o ispirata solitudine c’è sempre un buon motivo od occasione per bere un Porto, oppure la si trova.

Ecco alcune utili indicazioni su come scegliere un buon Porto e soprattutto quale acquistare.

CLEMENTE DA SILVA
La compagnia fu fondata nel 1862 con il nome di Correa Ribeiros Filhos, il nome attuale gli fu attribuito da Clemente da Silva che ereditò l’azienda per matrimonio nel 1980. Lavorano le uve di oltre 700 conferitori. Dopo la morte di Clemente l’azienda fu venduta al gruppo Martiniquaise, attuale proprietaria. Brand dei Vintage: Dalva, Presidential, C. da Silva, Players, Don Pablo, Quinta dos Avidagos. Preferibilmente scegliete bottiglie di almeno 15 anni.

CROFT
E’ una della case vinicole più antiche e conosciute del vino Porto. Fondata nel 1588, è famosa per i suoi vini d’annata, così come per i suoi Tawnies riserva, dallo stile raffinato e capacità che si tramanda di generazione in generazione. Nonostante il suo ricco patrimonio e la sua lunga storia lo stile Croft non è mai stato vincolato alla tradizione in modo assoluto. Di Croft è il primo Porto Rosato. Fiore all’occhiello dell’azienda è la famosa Quinta da Roeda con alcuni tra i vigneti più antichi della Valle del Douro. Accanto alla storicità e alla notorietà c’è anche la conduzione familiare dedicata alla produzione di Porto in tutti gli stili fino ad arrivare alle icone da collezionisti. Leggendario il Croft Vintage 1945.

BURMESTER
Nel 1730, Henry Burmester e John Nash fondarono Burmester & Nash a Londra, una società commerciale di cereali. Si trasferirono a Vila Nova de Gaia e nel 1750 iniziarono la commercializzazione del vino di Porto con le isole Britanniche. Uno stile molto tradizionale con la pressatura delle uve con i piedi, le vendemmie di eccezionale qualità invecchiano in botti di rovere per due anni prima di essere imbottigliati a Vila Nova de Gaia e diventare i Vintage di casa Burmester.

QUINTA NOVA
A due passi dal monte do Crasto nella regione di Cima Corgo nasce l’azienda di proprietà della Amorim, colosso portoghese del sughero. Il nome deriva dal santo patrono della cappella del XVII secolo dove, secondo i racconti, gli equipaggi dei Rabelo pregassero per la protezione nell’attraversare il Douro per niente sicuro a quei tempi. I primi vini furono commercializzati nel 2005. La Quinta è fornita anche di un bellissimo albergo in stile portoghese e molte possibilità di svago per i visitatori nei dintorni della proprietà.

FERREIRA
Per più di 250 anni, Ferreira è stato sinonimo di vino di alta qualità portoghese conosciuto in tutto il mondo. Fondata nel 1751 e sotto la direzione di Dona Antónia Adelaide divenne il punto di riferimento per i Porto e i vini del Douro. Oggi Ferreira continua ad essere un leader del mercato globale, e simbolo di un paese e della sua cultura. I vigneti di Ferreira si trovano in tutta la regione del Douro e la produzione si aggira attorno ai tre milioni di litri.

TAYLOR’S
Per molti Taylor è l’archetipo delle Quintas ed il suo Porto ne è quintessenza della categoria. Fondata più di tre secoli fa, nel 1692, Taylor è uno delle più antiche case di Porto. È dedicato esclusivamente alla produzione di vino Porto ed in particolare dei sue migliori stili ed è considerato come il punto di riferimento per il Porto Vintage. Celebri per la loro eleganza nonché per la loro potenza contenuta e longevità, i Vintage di Taylor vengono prodotti in tre proprietà icona Vargellas, Terra Feita e Junco. Queste tre proprietà occupando una zona geografica precisa e trasmettono il loro carattere unico, inimitabile e riconoscibile.

KOPKE
Fondata nel 1638 da Christiano Kopke e suo figlio Nicolau, la Casa di Kopke fu una delle dite più grandi per l’esportazione di Porto. Gestita da generazioni dai membri della famiglia fu venduta nel 1953 alla famiglia Barros il cui leader Manuel Barros, noto commerciante di Porto, gestì l’azienda fino alla metà degli anni ’70, aumentando l’importanza dell’immagine non solo dell’azienda ma di tutto il distretto del Douro. Il suo centro è “Quinta S. Luiz” nell auqle è stata com,piuta una grande opera di modernizzazione con l’impianto di vigneti con le migliori varietà conosciute. Oggi Kopke è tra i più antichi marchi di Porto ed assume la leadership nella categoria “Porto Colheita”.

MESSIAS
L’azienda è stata fondata nel 1926 da Messias Baptista, presidente fino al 1973, a cui sono succeduti gli eredi ancora oggi a capo dell’azienda, che nelle grandi realtà del Porto è quasi un’eccezione. Caves Messias produce vini di alta qualità provenienti da diverse regioni del Portogallo DAO, Bairrada, Douro, Vinho Verde, Beiras, Penisola di Setúbal e Vinho do Porto. Nei propri vigneti, Messias continua a testare vitigni portoghesi, e supportati da nuove tecnologie di vinificazione, producono vini unici e di qualità. Grazie ad una strategia di produzione e commercializzazione ben pianificate, Messias è uno dei pochi gruppi che produce e commercializza una gamma completa di vini e liquori dalle migliori regioni portoghesi.

FONSECA
La storia di Fonseca Guimaraens muove i suoi passi già nel 1700 quando era conosciuta con il nome di Fonseca & Monteiro, situata in Oporto. La Famiglia Fonseca ha origini brasiliane e fin dal 1700 si occupava degli scambi commerciali tra Portogallo e Brasile. In realtà la Quinta di Porto nasce formalmente solo nel 1822 quando Manuel Pedro Guimaraens acquisì il controllo della Fonseca Holdings. Il primo carico di Porto firmato Fonseca partì per l’Inghilterra nel 1847. Questo vino rimane unico negli annali del Porto Vintage per la continuità dello stile,filosofia dell’azienda, che non cambia nonostante il cambio delle proprietà.

MORGAN
Questa azienda fu fondata da un mercante di vino, Mr Haughton nel 1715, ma il nome deriva da un impiegato gallese, Aaron Morgan, che nel 1790 sanò l’azienda. Oggi è tra le più famose in Inghilterra anche per il suo brand “Dixon Double Diamond” menzionata anche nelle Novelle di Nicolas Nickelby di Dickens. Oggi è di proprietà della Fladgate Partnership controllata da Taylor e Fonseca.

RAMOS PINTO
L’azienda di Adriano Ramos Pinto fu fondata nel 1880 da Adriano e suo fratello Antonio ma non produssero Porto Vintage fino al 1917. Diverse le prorietà. Bom Reteiro, Quinta de Urtiga ma la più caratteristica è la quinta Evremoria, nome nel quale è stato cambiato quello della Quinta Santa Maria inutilizzabile poiché già usato da Cockburn. Il nome Evremoira è quello di un fiore indigeno del Douro preso da una novella di Suzanne Chantel che narra della saga di una famiglia produttrice di Porto. Oggi Louis Roederer controlla la maggioranza dell’azienda. All’interno un museo che ospita una spettacolare collezione di poster molto originali sul Porto raccolti fin dal 1920.

WARRE’S
Questa è forsa la più antica ed attiva azienda di Porto mai esistita. Pionieri nel commercio del vino Porto nasce nel Nord del Portogallo nel 1670 ed era chiamata Burgoyne & Jackson. La Ditta all’epoca organizzava e coordinava i carichi di Porto che partivano per l’Inghilterra e contemporaneamente incrementava il suo successo. Nel corso del 1900 l’azienda costruì un’enorme loggia a Vila Nova de Gaia con una botte, la più grande al mondo, contenente fino a 178.091 bottiglie. La famiglia Warry ha vissuto e commercializzato Porto per due secoli. Nel 1905 il giovane Andrew Symington,entrò a far parte della società diventando unico proprietario nel 1908. Oggi la quarta generazione vanta la capacità di essere riuscita ad incrementare commercio e prestigio dell’azienda.

QUINTA DE LA ROSA
L’azienda è di proprietà di una famiglia svedese ed è capeggiata da Tim e sua figlia Sophia Bergqvist. La commercializazione del Porto risale al 1815 sotto il nome Feuerheerd Brother’s , nome tedesco del ramo femminile della famiglia. Quinta de la Rosa fu creata nel 1905 dalla mamma di Tum, Claire Feuerheerd morta nel 1972. Vale do Inferno è il più vecchio vigneto della proprietà e fu impiantato dal nonno di Claire prima della Prima Guerra Mondiale ed è situato lungo il corso del Douro a due chilometri da Pinhão. Le terrazze su cui nascono le viti sono tra le più aride e secche del Douro, sorrette da muretti alti 5 metri. Vale do Inferno contiene un mix di Touriga Nacional, Touriga Francesa, Tinta Barroca, Tinta Roriz e Tinta Amarela, alcune delle quali risalgono a piantagioni ancor più vecchie delle Prima Guerra. L’azienda produce il suo primo Single Quinta Vintage nel 1920. Il Single Quinta Vintage Quinta de la Rosa 1999 è stato prodotto con le uve di Vale do Inferno, ed è stato l’unico anno. Rarità.

(Se vuoi leggere i quattro precedendi articoli sul Porto clicca sui rispettivi link: PRIMA PARTE, SECONDA PARTE, TERZA PARTE, QUARTA PARTE)

Pia Martino

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